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Pubblicata il 03/03/2010
Parole aperte...
(il dopo di “Parole chiuse”...)

Dopo le avvenute tempeste
il sol si affaccia sempre all'orizzonte
io, mai ho pensato di abbandonare il fronte
anche se il ciel non era nel suo celeste.
Volevo spegner la mia luce col pubblico
in quanto non sentivo più il poetico volo
cercando di chiuder degnamente il mosaico
e qualcun mi disse che sarei stato più solo.

Scrissi “L'ultima poesia” con fatica
un amico mi fece una “santa” predica
continuai e scrissi “La poesia più bella”
anche se nessun mai la leggerà in quanto in..cella.
Nel silenzio ho scritto ancor in tuo onore
scarabocchiando nelle notti varie parole
ed a volte ancor sveglio ero quando il sole
alla mattina spuntava dal cuore delle aurore.

Ho trascorso giorni in silenzioso vuoto
cercando risposte mai atterrate
anche se di nulla ho fatto voto
ma sempre il ricordo è ancor rivolto a te.
Ho pianto amaro ed in allegro ho anche riso
ma in me c'è sempre stata quella gran voglia
di essere al tuo fianco inciso
guardando con speranza all'ultima soglia.

Qualche volta avrò pur stonato
ma mai nessun nel coro è perfetto
anche se è vestito di bell'aspetto
mi sei testimone, io sol te ho amato.
In un momento di calo d'ombra
ho scritto quelle “Parole chiuse”
ma in me non aleggiava tenebra
eran sol i pensieri che avevan le pause.

Non riuscivan a riconquistar la mente
come facevan nel lor ultimo frequente
ed allor mi sentivo deluso e stanco
nel veder il foglio a lato sempre bianco.
La speranza, punto forte del mio vivere
è raccolto ancor alla fine di quella poesia
è da li che rinasce la mia voglia di vincere
e quella è la speranza della mia corsia.

Nilo Gi.Pi.
02/03/2010
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