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Pubblicata il 02/03/2010
E tu che pensoso mi guardi
mentre io solitaria scruto
nelle profondtà lontane come le stelle
e mi domando come debba essere volare
lasciarsi ogni cosa alle spalle
come la nebbia che piano piano scompare
quando si raggiungono le vette limpide.

Spumeggiano le onde
sulla costa erosa
e si scontrano le volontà
tra le strida dei gabbiani.

Mare
che ti rivolti e ti nascondi
ai miei occhi e ai miei pensieri
che guidi lontano
le note del cuore
che rosso si dibatte
tra le catene d'argento brunito.

Mare che mi guardi
pensoso
e ti specchi nel cielo
che ti osserva dolcemente,
amoroso,
come farebbe una madre
con il figlio prediletto.

E sia così
che finisce il mondo
che si rompono i ghiacci
e precipita la spuma
come dall'orlo
di una tavolozza troppo colma.

Mare
perchè mi odi talmente
perchè ti ostini a guardarmi
senza voce proferire
senza grida o canti
ed è solo la mia voce
che come eco ritorna
tra gli spruzzi
nelle scogliere spezzate:
anch'esse precipitano senza suono.
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uno sguardo sull'ignoto, in quel movimento apparente, che ruota attorno alle verità statiche dell'io.
Bella la chiusa!
CIao
Ax

il 02/03/2010 alle 14:40

molto ben scritta, chiusa davvero riuscita

il 02/03/2010 alle 16:01

grazie :-) ah l'ignoto che attrae e spaventa

il 02/03/2010 alle 17:08

grazie

il 02/03/2010 alle 17:08

forte il desiderio di compenetrazione nella natura che ti porta ad umanizzare il mare e a vederlo pensoso mentre ti osserva ,quasi partecipasse al tuo dolore.
E poi il sentimento e l'amarezza dell'esclusione nella tua domanda senza risposta: Perchè mi odi.
Bellissima la chiusa con quella voce che lentamente si perde tra gli spruzzi.
Bella.Coinvolgente.
un saluto eoskarma

il 02/03/2010 alle 20:19
Jul

E'molto bello quest'accostamento fra il mare osservatore che incute timore e l'umana figura spettatrice impotente di fronte alla sua grandezza. La natura ci sovrasta mia cara e noi siamo soltanto granelli di fronte alla sua magnificenza ed ira.
Ciao,
Jul

il 02/03/2010 alle 21:14

Grazie. Era quello che volevo esprimere. mi fa piacere che ti sia piaciuta.

il 02/03/2010 alle 21:41

grazie. sì siamo davvero minuscoli granelli al suo confronto

il 02/03/2010 alle 21:42

Come la lettera di un figlio ad un padre severo...quasi una richiesta d'Amore...l'incanto della natura...vista nella sua interezza...

Voce

il 03/03/2010 alle 14:50

sì è davvero così. grazie

il 03/03/2010 alle 15:52