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Pubblicata il 19/02/2010
Le deserte spiagge della comprensione,
i fumi densi che scruta il mio sguardo immenso,
gli orizzonti conquistati e superati
che ritornano senza fine.

Viaggi intrapresi e lasciati nel limbo,
passaggi segreti per altri lidi
e sempre il mio sguardo incompreso
a scrutare l'alieno futuro,
il più vago passato,
o il lontano presente.

E tu, come un'oasi m'inviti,
mi mostri le ombre e le luci.
Mi chiami e un sussulto mi scuote...
potresti celare un miraggio.

Lascia ch'io venga, in un soffio,
tra le palme lascive e i ruscelli vivaci,
tra la sabbia soave e l'ombra beata.

Trasportami, con il tuo vento, là,
dove si baciano anime e malìe,
dove si scoprono nudi disegni,
dove su pietre roventi
vanno a cadere gocce di vita
catturate tra il certo e l'ignoto,
ancora sospese tra veglia e sonno,
incerte tra il vissuto e il sognato.
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mi piace il ritmo, l'atmosfera attraversante, i primi 4 versi partic., bella scoperta il tuo viaggio laggiù

il 19/02/2010 alle 09:31

bella ,trascinante con un ritmo incalzante via via che ti avvicini al richiamo
Nell'ultima strofa crei un paesaggio "magico " ,un'atmosfera incantata .
mi è piaciuta molto.
ciao eoskarma

il 19/02/2010 alle 12:27

...la scoperta del luogo..."laggiù" è una dolce parentesi alla (spesso) piatta realtà... ciao

il 20/02/2010 alle 17:37

il paesaggio magico è un sogno di libertà dalle solite forme...
grazie, Rita

il 20/02/2010 alle 17:39