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Pubblicata il 18/02/2010
Lungo una spiaggia desolata,
trascino i miei piedi stanchi,
la bianca sabbia luccica,
e mi ricorda i tuoi occhi.
S'adira il mare lungo le scogliere,
ed alti spruzzi s'alzano nel vento,
ma poi tutto si perde in un momento,
ritorno a camminare tra le onde.
Luccica l'acqua al sole forte e bello,
si muovono le onde alla rinfusa,
sembrano ombre di vita confusa,
diventan bianche con grande fragore.
Colpito dai forti raggi d'Apollo,
mi piego sulla calda sabbia nuda,
raggiungo l'ombra tacita e sicura,
quella di un grande salice piangente.
Smuove le secche fronde il vento ardito,
fresca è la sabbia sotto ad i suoi rami,
riposo e mi addormento e nei miei sogni,
ti vedo mentre cammini nel vento.
E mi risveglio quando è notte ormai,
il mare è calmo ma continua il vento,
che come il tempo passa inafferrabile
e solleva la sabbia della vita.
La luna si rispecchia tremolando,
mi siedo su uno scoglio ad aspettare,
non so chi o quanto, intanto ascolto il vento,
lontane voci porta assieme al mare.
La mia chitarra suono mentre appare,
nella triste canzone bianca luce,
che di lontano avanza e mi seduce,
è bionda donna con tunica bianca.
Mi passa accanto, sfioro le sue vesti,
ma trasparente la mia mano passa,
come un fantasma attraverso la pelle,
mentre mi guarda con i suoi occhi verdi.
Ed assomiglia alla mia cara amata,
che ha lasciato il mondo e s'allontana,
piango perchè non ti posso baciare,
e solo m'incammino verso il mare.
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