oramai la mia mente sa che ciò è insulso
ma chissà se il clemente destino intreccerà i percorsi.
disteso su di un triclinio di sinfonie infernali,
divori il mio sangue e
ti appaghi dei miei sguardi.
lunghi…
come orgasmi.
mentre un pendolo grida le ore
un ansante tepore
e poi il silenzio.
una nota squilla nell’aria.
infinita.