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Pubblicata il 14/01/2010
Attempati atleti
del dopolavoro
corrono tra scie
di velenose ciminiere
in cerca del podio
che consegna
l’elisir di lunga vita
poi si guardano
in uno specchio baro
come pavoni in un fossato
mosso dal soffio di vento
del loro batter d’ali vanitoso
e che non da nitido
splendore
in rughe d’acqua

Insoddisfatti
perchè il tempo
incolla le sue rughe
anche quando corri
anzi si somma alle fatiche
allora dico io
a questi strani atleti
che corrono per niente
ma ..passeggiate solamente
in una campagna silenziosa
andando incontro all’infinito
che troverete nel pensiero
osservando le bellezze del creato
che vi siete persi nelle galere
degli uffici
è quello l’elisir per il cuore
e non tre quarti d’ora
come vecchi cavalli sfiancati
inseguiti da una frusta
con lo sguardo in mezzo
a paraocchi
col sudore ormai
raro olio di cuoio
che unge le ilarità di finti
.......applausi.......
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Da:Voci scomode
www.santhers.com
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Siccome è quasi "scontato" che le tutte tue siano sempre ottime poesie di solito le leggo ma non lascio commenti.
Chiedo scusa, non è un buon comportamento il mio. Mi riprometto di lasciare un minimo commento.
Questa per esempio oltre che trovarla giustissima e condividere quello che scrivi, mi ha colpito il finale
"è quello l’elisir per il cuore
e non tre quarti d’ora
come vecchi cavalli sfiancati
inseguiti da una frusta
con lo sguardo in mezzo
a paraocchi
col sudore ormai
raro olio di cuoio
che unge le ilarità di finti
.......applausi......."
Complimenti
Fabio

il 14/01/2010 alle 18:30

troppo lunga

il 14/01/2010 alle 18:46

Bella poesia, spigolosa e penetrante. Per il contenuto...che dire!? appenderò le mie scarpette al chiodo. Ciao!

il 14/01/2010 alle 20:06