spegni tivù e pc, e fatti un giro, ma bello lungo, lungo qualche decennio. Molla il virtuale, che ti fa male
parecchio d'accordo. peccato che quel che accade nel virtuale non sia che proiezione del reale.
non c'è niente da spaventarsi,
oppure di meravigliarsi,
se il mondo in cui viviamo
solo questo ci regala.
Ma comunicare, oppure
dialogare, sono le cose
gradificanti da accettare!
bella poesia, piaciuta.
marygiò