quando la città
l’ho alle spalle
un addio senza rimpianti
mi spalanco al mare
come finestra
su un cortile di bambini
solo allora posso dire
di possederle tutte
le quattro chiavi
per un istante appena
ho l’aria che mi fruga dentro
e mi porta via scorie dal cuore
ho l’acqua che dona la vita
ma che offre anche la morte
ho la terra da plasmare
col mio corpo
e sento il suo fuoco
palpitare come sangue
in un’arteria resecata
per un istante appena
posso dire d’essere felice
e posso dare anche
un senso vero all’amore