QUANDO DONNA M’APPARE
E’ di palpito breve il mio cuore che s’offre
alla visione stupenda della donna attraente;
la guardo, l’ammiro, ne godo tutta vaghezza:
se è donna di un altro,
non la bramo in incanto.
E’ di palpito dolce il mio cuore in sorriso
ad ammiro incantato della donna ridente;
in diorama la tengo, discosto e fremente:
spero sia libero lido,
ma non approdo per primo.
La mia mente stupita per desiderio nascosto,
da prima sorpresa oltrepassando lo sguardo,
alle fantasie si apre quando donna m’appare:
se soave è il suo volto,
non è procace il suo senso?
Se pongo in moto i processi con gli occhi estasiati,
lascio libero approdo della mente ai pensieri,
vado oltre visione come fosse già mia…
in stupore mi colgo
d’aver osato sognarla.