PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/12/2009
Non amo le pareti della stanza
e il chiuso cuore dell’appartamento
né il mio giardino e la Città che si fa attorno.

L’afrore del respiro della folla
che vaga estranea ad ogni desiderio,
…ovunque guardo c’è.

Non amo la discreta indifferenza,
il vuoto intreccio degli sguardi
e i tanti volti a perdere e per sempre.

Anime come gocce uguali
su di un vetro, scivolano
per le strade e per le piazze
vuote d’autunni e primavere.

Pesci sospesi, ovunque, nel sospetto
d’un acquario che mai muta,
ombre di vite prive d’eccezione.

Tutto è racchiuso, angusto, uguale.
Tutto è artefatto e non com’è in natura,
falsi i colori, ringhia freddo il metallo
…e non allarma.

Soffoca il vento tra i palazzi indifferenti.
Tace il fruscio dentro la siepe vuota.
L’acqua che scorre, sudicia, cerca le fogne
sterili mozziconi solcano l’asfalto.

Isola, nella distratta moltitudine,
solo, anche tra gli altri e siamo in tanti,
sento svanire vite sconosciute
…la mia con loro.
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Molto bella e molto triste. A volte sembra davvero di soffocare. Soffocare nelle consuetudini, nei palazzi che ogni giornno diventano più alti e più vicini. Nel tuo vicino di casa, che dopo aver abitato accanto a te per 5 anni...ancora non conosce il tuo nome, e neppure gli interessa.

il 29/12/2009 alle 11:22

non l'avevo mai letta...è asciutta ed allo stesso tempo lirica, lucida come il ferro di un coltello appena affilato, lo sguardo è quello del poeta ,, ma c'è lo storico dentro..veramente bella

il 17/08/2010 alle 12:13