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Pubblicata il 09/09/2002
Con penna di anima e sangue
scrivo sul sasso,
se fosse carta sarebbe cenere...
sotto il sole sfatto
di questa spiaggia
anche le ali degli uccelli
e le onde delle barche
fuggono la pioggia spessa e morta...
ritorno su strade dispiegate
verso la mia soglia che decolla
sui muri del mio fastidio,
verso il lume acceso
sullo specchio della stanza,
sul mio letto vuoto...
ma attraverso
i miei vetri di stupore,
vedo il mio cane tenero
e la sua zampa maldestra,
vedo la fronte dei miei amici
e mani tese...
ricomincio da te...settembre...
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Morte e rinascita:il ciclo infinito della vita e delle stagioni. Nella tua poesia la fredda malinconia si apre verso speranze di vita nuova.
Molto bella.
Ciao.
Andrea.

il 09/09/2002 alle 15:37

ed io spalanco le braccia a questa mia nuova vita di speranza ....grazie andrea e un bacio...cri

il 09/09/2002 alle 21:40