PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/12/2009
sto per incontrare il mio destino.
ho deciso di incontrarlo oggi, in questa gelida mattina.
mi aspetterà in piazza,
dove un uomo di ferro urla stringendosi la faccia
e tutto roteando il mio sguardo cadrà su di Lui
la piccola zingara vorrà un soldo
il pakistano le mani scalderà
e domani senza più esitazioni
tornerò tra voi, fratelli umani
a dirvi basta credere
in quello che possiamo fare
basta credere
che tutto muta e nulla resta uguale
per trovare un soffio di speranza
che ci faccia muovere il mattino
che acciechi i nostri sguardi per un attimo
il tempo soltanto di non sentire dolore
il tempo di scrivere a vuoto
scrivere ciò che si è e ciò che si diviene
l'essere ed il dover essere
il fottersene altamente
ciò che si è si diviene
o ciò che si diviene si è?
questo quesito nasconde il senso della vita,
chè se ciò che già si è si diviene senza scampo
allora inutile muoversi e parlare
tanto tutto è segnato tutto è già stabilito
invece se ciò che si diviene si è
allora dormire due ore per notte
imbracciare fucili per combattere
vivere pienamente
chè questo mondo da ciò che è
in meglio divenga.
ma c'è un inghippo.
se già oggi dormissi due ore per notte
allora sarei quello che sarei e ciò diverrei di conseguenza
il che significa che
il destino è tutto dolorosamente nelle nostre mani.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)