PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/12/2009
sto crepando, come un ostinato coccio.
la mia gola si atteggia a formicaio in fiamme,
Giuseppe Tubi si cala nei miei esofagi e si perde
di lui ogni traccia.

volevo solo tradurre Pindaro, i suoi azzurri iperbati,
vagare per la città senza coerenza,
o leggere Angelo Maria Ripellino
sdraiato sul fianco sinistro.
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Giuseppe Tubi mi è duro.....se è quello che penso io...(ma coi Maestri spesso ho bisogno di una seconda chance per capirli a fondo)preferisco Niki de Saint Phalle.....se è quello che non penso....per indovinarlo dovrei essere un indovino....su Ripellino, d'accordo.....va letto sdraiati sul fianco sinistro....su quello destro si potrebbe essere scambiati per la Venus Victrix di Canova.....da una certa distanza e debitamente glabri....ovviamente...
very euphuistic (ma tieni presente che un'antologia di poesia barocca è una delle poche cose che salverei se scampassi a una fine del mondo....sempre che il mondo non ne traesse un qualche svantaggio....)
Nicky

il 02/12/2009 alle 23:54

G. Tubi non è una pornostar né un filosofo del XIX secolo bensì un personaggio di Topolino anni '30: http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Tubi

ars hydraulica!!!

il 03/12/2009 alle 10:31

wow, mi piace questo commento.
con le paperelle, poi, mi si conquista sempre. cioè, non so che farci, mi sciolgo [pron. locale "siolgo"] davanti a queste tenere creature.

io però conosco G.T. e Reginella e quant'altri (vogliamo parlare di Sgrizzo Papero??) per cultura, cioè, così come conosco Amleto *piuttosto che* Rastignac *piuttosto che* Henry Chinaski. all'epoca, però, non ero in circolazione di persona...

la mia carne è giovane.
la mia anima, è bacata.

il 03/12/2009 alle 16:41