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Pubblicata il 01/12/2009
Solitudine è:

il tuo pennello intinto d'ombra
sulla parete bianca,
L'assenza che cola
da lineamenti vuoti,
un letto di granito
senza il cuore di nuvola,
di sogni appesi
alla crocchia dei tuoi capelli,
la belva dalla bocca d'acciaio
che sferraglia sinistra
tra le strade di una città,
qualunque.
Il vagabondare del tempo,
infilato in silenzi
senz'appello.

Dedicata ad Edward Hopper
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splendide immagini che fanno rivivere la sua magia.
Deduco che ti sia piaciuta moltissimo, la sua mostra a Milano...
Bussi
Ax

il 01/12/2009 alle 10:12

molto bella, piaciutissima

il 01/12/2009 alle 11:42

davvero bella, anche se molti dei suoi quadri li avevo già visti a new york
bussili
lilli

il 01/12/2009 alle 12:28

grazissime...
lilli

il 01/12/2009 alle 12:28

Insieme agli "impressionisti", Edward Hopper è il pittore che più mi appassiona, specialmente quando ritrae donne all'interno di una stanza, di un locale, o sul ciglio della strada. Lo trovo formidabile in certi dipinti come "Notte d'estate", "Nottambuli", "Gas".
E dentro i tuoi versi ci sono i "suoi" colori, le sue strade ferrate che si dividono e dividono un mondo da un altro, il suo tempo apparentemente immobile....passerei le ore a conversare sulle sue opere, trovando spunti e mille spunti ancora....
un saluto.

il 03/12/2009 alle 18:40

amiamo le stesse cose.Ho visto domenica la mostra di hopper a milano, un colpo al cuore la solitudine che aleggia nelle sue opere, e che è cifra e disincanto del vivere , non solo metropolitano ma esistenziale.
un caro saluto
lilli

il 03/12/2009 alle 19:49

Straniamento, alienazione, attenzione all'essere umano. Sono al corrente della mostra. Peccato. Io vivo e lavoro "troppo" a Roma.
ciao

il 03/12/2009 alle 20:04

Questa poesia è una MERAVIGLIA!!!
Luca

il 07/12/2009 alle 16:19

Grazie, caro amico
lilli

il 09/12/2009 alle 21:08