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Pubblicata il 30/10/2009
Nel perimetro del bosco
si ricomponeva il canto
dei ciottoli bianchi
sui sentieri degli elfi,
confusi da lune di vetro
ammiccanti sulle cime dei pini.
Lupi disoccupati guaivano
come cani leziosi immersi
nei sogni di giovani prede,
dove affondare denti di sangue
dei guerrieri antenati.
Il gufo dagli occhi di vetro,
lanciava il suo grido di morte,
e attendeva il tetro rintocco.
Scricchiolavano secche le rughe
dei tronchi canuti,
maledicendo i secoli
per lo scempio della linfa
che colava un tempo
dai giovani virgulti.
Modulava le note
l'usignuolo dalle piume dorate,
il sonno raccoglieva i respiri dalle tane,
e saliva rumoroso verso il cielo.
Un silenzio improvviso
discese sul bosco,
come un mantello pietoso.
Il bramito d'amore di un cervo,
accanto alla sua cerbiatta ferita,
stanò piccoli dei distratti,
e dagli occhi delle stelle
caddero lacrime lucenti
ad intenerire la notte.
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Affascinante e misterioso il bosco, sopratutto nel quadro da te dipinto e con una chiusa stupenda.
Molto bella e ricca di immagini questa tua poesia.
Complimenti lilli.
Ciao, helan

il 30/10/2009 alle 14:45

una fiaba che si dipana nelle connotazioni di un bosco che mi ricorda l'ambientazione di "Erlkönig"...
Splendida vichinga! :-)
Bussi
Ax

il 30/10/2009 alle 15:49

wer reitet so spät durch nacht und wind.......
busserl
lilli

il 30/10/2009 alle 16:27

lieta della tua lettura, cara helan
lilli

il 30/10/2009 alle 16:28

Mi hai fatto tornare bambino con questa tua fantastica fiaba/poesia... Mi hai tenuto sospeso...
Bello il finale delle lacrime delle stelle...
Ciao Fabio

il 30/10/2009 alle 17:40

aber ich, natürlich... :-)
Bussi
Ax

il 30/10/2009 alle 18:04

Ed è una fiaba, ci sono dentro riferimenti a varie fiabe famose.Quali?
:-)
lilli

il 30/10/2009 alle 18:31