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Pubblicata il 15/10/2009
Soli nella morte
Senza ombra
Le ali delle fenice nel mio labirinto
Sento voci lontane rumori nel soggiorno
Parole dentro al mio tugurio
E ora posso possederti
Come volevi tu
Amore mio
Quali parole alliettano la tua gloria
Parole di un giullare di corte
Che spreme il tuo sogno e lo rende reale quasi fosse l’ultima volta
L’ultimo istante del cielo cobalto una fotografia per ricordarlo
Nella sua bellezza e maestosità
E noi prigionieri degli incubi
Che ci attorniano e ci rendono vulnerabili
Come fossimo burattini
Dipinti a mano
Seduti nella mensola del soggiorno
E ora solo è triste il mio deserto
Triste la mia angoscia di averti con me amore mio qualcuno è fuggito
Dallo squallore dell’esistenza che ci attornia
E ci rende dannati fino all’eccesso l’'incubo di essere marito e moglie
Il dolore di avere figli e perderli come gocce d’acqua nel ruscello
Ho sofferto per il mondo
Ma oggi è solo fuoco
Solo poesie solo tradimento
Per chi conosce la favola
Dell’uomo che visse senza lasciare traccia di se stesso
Nessuno mai lo conobbe
Ne lo incontrò
Ne lo giudicò
Lasciai solo l’ombra del mio sorriso della mia presenza del mio adulterio
Donne felici donne da sole
Donne senza ombra

federico marino catania 2009
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