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Pubblicata il 29/09/2009
Sono il satirico peltasta che non lotta
mica, attende sbugiardante le milizie più serie.

Aspetto Dario per stringergli la mano;
combattente di mestiere, ha scelto la
Maratona sbagliata per arrivare lontano.

Epaminonda, ragazzi, come si fa a non
amare un generale di tal fatta?
Ordinato e ben barbuto, procacemente
azzimato, lussuria di Tebe tanto da
ridursi a fare una morte spartana,
trafitto da una modesta lancia e
coricatosi su una dorsale del Parnone.

Quanto ha scritto sul Ponneso, questo qui,
roba da non lasciarsi sfuggire neanche un Pelo.
Della serie gli ateniesi mi adoreranno, i cattedratici
riempiranno gli scaffali e i liceali...eheh sono certo che mi OIDERANNO.

A sessant'anni Milziade è entrato nella lista
dei dieci migliori generali; la prole Cimone
ha fatto tanta di quella benigna pubblicità,
che papà al ritorno si è visto consegnare
una multa di cinquanta talenti.
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Il riformatore, il riformatore!
Ha eretto l'eretteo, istituito il marchio Atena Nike,
inventato il modellino della trireme;
progenitore dei lavori socialmente utili, questi si svolgevano una tantum nelle colonie, al prezzo
di cento tubercolosi al mese.

Farsi fregare dagli Etoli! Vabbè, ti sei preso
la rivincita con Euriloco, ma la macchia è
di quelle che non basta un bidoncino di
candeggina; Demostene, erano scarsi, glassavano i loro foruncoli con la polpa delle susine!
E poi allontanarti da Atene, con quel carico
di opliti undicenni; sei tornato splendente,
e nessuno ti ha chiesto il motivo.
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