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Pubblicata il 24/09/2009
L’acciaio contorto sembra un ghigno
stampato sulla faccia senza connotati
mentre sei lacrime bagnano la strada.

L’orrore dilaga, squarcia e insanguina
il vello rabbrividito di ciò che rimane
di un petto seviziato fin nel profondo.

Può esserci caos in un fermo immagine?

Tento di smuovere il muto respiro
cercando d’infondere nelle arterie
il rosso di un tramonto prematuro.

Ma è negli occhi che la sabbia smossa
ha deciso di piantare queste sue radici.
E’ nel cuore che graviterà per l’ Eterno…

…il giorno che rubò lo scettro al sole.

SabyGRIZZLY 2009
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Una chiusa decisamente struggente, Papo

smack
liz

il 26/09/2009 alle 09:08
Jul

Una mezza dozzina non basta per questa tua dolorosa immagine!
Un abbraccio,
Jul

il 26/09/2009 alle 20:21

In memoria dei sei parà della folgore.
ma penso tu l'abbia capito
Un grrrrande abbraccio
Cesare

il 26/09/2009 alle 20:24

Le lacrime di cui parlavo erano i sei parà della Folgore..le altre sono molte di più.
Un grrrrrande abbraccio
Cesare

il 26/09/2009 alle 20:25