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Pubblicata il 22/09/2009
tu.

tu più di tutti odiavi
le vacanze al mare
di giorno pioveva tristezza nell tua nuca
hai dormito in riva al tuo cuore
e hai perso coscienza di te e del mondo
il sabato l'odor di limoni del giardino
saliva nel tuo davanzale
e tu ti lusingavi all 'idea di essere sola
in questà città
come un infante che perde il suo giocattolo
tu piangesti perchè più di tutti
sfiorasti con mani di donna la certezza dell 'esistenza
la disperazione e la solitudine avvolgeva
con guanto dorato la tua immagine
io che guardavo il tuo volto
cosi cavernicolo è lussurioso
dei tuoi antenati avevi il quadro con la litografia
parlavi di stipendi a fine mese di cene popolari
di incontri nei centri sociali
e di uscite nei locali in comitiva
ma niente hai più del mondo a parte la tua benevolenza
e il tuo rigore nel comportamento
la mia idea è sull 'altare
la tua immagine è funesta
come streghe in bivio fra realtà e morte.

federico marino catania 2009
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1 voto , non mi lascia indifferente ma forse avrei bisogno di una spiegazione, tuo vuoi sposarla e lei non vuole?
grazie

il 22/09/2009 alle 11:59

no e unicamente inventata
frutto della mia fantasia
non è rivolta a una donna in particolare
ne alla mia fidanzata o ad una futura moglie

il 22/09/2009 alle 19:20

ho scritto questa poesia perchè tempo fà mi arrivò a casa
una rivista italiana di poesie di alcuni scrittori
e in poche parole le poesie toccavano argomenti delicati
come la morte e l'amore mi ispirano particolarmente questi scritti e mi vennero fuori alqune poesie ma è solo immaginazione e ispirazione nient 'altro
non voglio offendere nessuno con questi versi a maggior
raggione gente sposata

il 22/09/2009 alle 19:28

nessuna offesa
tranquillo

il 23/09/2009 alle 09:40

è una bellissima poesia di fantasia ,i versi sono veri, è il tuo cuore che scrive. buona giornata. marygiò

il 08/12/2009 alle 08:11