PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/09/2009
Stanza con luce fioca
Miaolina e' malata e non gioca.
Tavola imbandita
con tovaglai ricamata fiorita.
Sopra ua candela di cera,
crea una strana atmosfera.
Una bottiglia di vino rosso di Montalcino.
Due piatti
con bordi dorati
e due calici
di cristalo intagliati.
Posate di giallo colore
e quasi al centro uno splendido fiore.
Seduti sulla sedia
ci sta' la nonnina e il nipotino
il dolcissimo Nikellino.
Nel piatto di ognuno
risalta mezza pizza
profumata
e di contorno
varieta' di insalata.
La pizza puzza
e ara' che e' stata tolta dal pozzo,
era avvolta in una fetida pezza.
Nikellino per averla
ha dovuto pagare il pizzo.
Ad un tratto si sente un rumore
il silenzio entra silenzioso,
osserva quei due e resta sulle sue.
Sotto il tavolo
sdraiata sul cuscino
ci sta' Miaolino.
Stecchito e disteso
la polmonite si e' preso,
Stufo di male sentire
sta' facendo una cura per guarire.
Dietro la porta semiaperta
si ode uno scricchiolio
entran due galline con molto brio.
Una fa co' co' co'
che caldo che ho!
E l'altra gli chiede
se ha provato la febbre.
No risponde, ma ho fatto l'uovo sodo.
Sentendo cio' Nikelino
che era brillo di vino,
la tovaglia sposto' e sotto guardo'.
Urlo:"Ma che bell'ovetto, il mio prediletto"!
"Son fortunato e' gia' pure lessato"
Lo prende lo mette nel piatto, lo spacca a meta'
poi si sente un glu' glu'
in due bocconi se lo e' ingoiato giu'.
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