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Pubblicata il 14/09/2009
“ Papè Satàn, pape Satàn aleppe ! “
e la sua strana assenza così stonata nei Cantos
come se il miglior fabbro l’avesse dimenticato
in un black hole canoro

con Abubner Abenvaxie che prepara legno di fico aceto e alloro
per un cervello in difficoltà col compito
di intagliare gli elefantini di mirto e aggiogare i gioielli
agli orecchi non perforati di Lui o Lei.

Dio tollera ogni dissidenza. Nella sua immensa furbizia
fa cuocere tutti, eretici e no,
ma non li assaggia, li lascia insapori
nella loro glassa, come se mormorasse: ‘ Canta,

che poi ti passa’-. Per questo Geber
soffumigando capelli di pazza specchiata
nel ferro andanico, vi incideva nomi di stella
e angelo. Lui che oggi sorriderebbe nel vedere il voivoda cosa si beve.
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jawohl, in questa c'è uno sfondo XXX per iniziati...ti sfido a capire....ma saprai leggere l'arabo? La demonomania e l'orgia si leggono da sinistra a destra.....Crowley, e i suoi sempre più blandi imitatori, devono aver trascurato qualche dettaglio....immaginano ancora che il sangue vada semplicemente versato...
vorrei io la tua cultura....mi sa che di rock, ad esempio ne sai un filo più di me, ma su Mozart sono imbattibile....te lo giuro...

il 15/09/2009 alle 00:12

ANNIKILITO......

il 15/09/2009 alle 01:20