PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/09/2009
Tra una nuvola e l’altra
il fiato depravato dell’estate
mostra l’altra faccia
il piombo, l’orma, il sudore

conversione degenere nel cielo
sulla linea azzurra di confine
tra i più e i meno dei sempre
lungo il crinale lento di un blues

ho tanti giorni da masticare,
li ho segnati con un cerchio
di voce sul pentagramma
d’ogni ritornello da ricordare

volenti o dolenti
è sempre musica, ti pare?
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volente e per nulla dolente per la tua splendida poesia!

il 11/09/2009 alle 11:38

:-) l'autoironia è sempre un buon escamotage per scollarsi l'umido di dosso. Ti ringrazio per la visita e l'apprezzamento.
Ciao.
max

il 11/09/2009 alle 12:52

I giorni da masticare e da ricordare sono musica
della vita. Possono essere ritornelli piacevoli o sgradevoli, ma sono sempre musica, è vero.
Molto bella questa tua.
Un saluto, helan

il 11/09/2009 alle 12:53

Eh sì, la vita è sempre Vita, anche in "acqua pazza":-) Felice giornata di sole helan!
Salutoni.
max

il 11/09/2009 alle 13:02

L'incalzare di questo spartito, il crinale di un chaleston pettinato con le spazzole di metallo di un drummer sapientemente in contrppunto, la voce tesa in uno sweing che si perde in gola, caro max non è solo la nostalgia dell'estate quella che decanta dal resto, nelle tue parole...

il 12/09/2009 alle 05:49

Accidenti che compendio di vitalismi nel tuo commento, caro Sergio! :-) Amo molto il "jazz", come la vita.
Saluti cari e contento di risentirti.
max

il 12/09/2009 alle 19:22