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Pubblicata il 02/09/2009
giustappunto mi chiedevo
di che colore fossero
i vostri sogni

io ho un cane taurino
e perle nere di Tahiti
sul mio vecchio comò

ho isole quantiche
fra i capelli e non saprei
come riderne ancora

e fuori da me
ci sono sabati interrotti
di cui non potrei dire
e stelle ascendenti
strappate al mio sguardo

mi chiedevo allora
delle vostre effrazioni
e del nome di ogni
vostro rimpianto

ho labbra scelleranti
e lobi plumbei
ma vi ascolto
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stupenda e accattivante nel suo surrealismo ironico, mi piacciono le isole quantiche e non solo.
Peccato la stonatura di Coglions, che come l'erba grama infesta prati di girasole, ma durerà poche ore anche stavolta.
Un abbraccio (a te Elena, al signor nessuno, pupazzo da baraccone, una pedata nel suo "pezzo" più importante)
Axel

il 02/09/2009 alle 21:39

Grazie mille a te!
Non fare caso al DSM IV che balzella qua e là... Ha solo bisogno di ammmmore...!
UN SALUTO
Elena

il 02/09/2009 alle 23:53

i miei color parodosso dei gemelli...... in senso totalmente didimeo....ingigantitito da labbra scelleranti, lobi plumbei et similia....similia....similia...

il 04/09/2009 alle 00:03

nell'orgasmico deliquio dell'entusiasmo ho avuto un salto quantico e ho scritto parodosso anzichè paradosso.....per il resto....confermo il già detto...

il 04/09/2009 alle 00:06

Ops... Se vuoi ho un taglierino...
Alto e fragile... sì, posso capirti...

il 05/09/2009 alle 15:18

Interessante...
La domanda è: la tua dimensione onirica è una e duplice o didima di quella di qualcun altro?
Discingimi dall'attanagliante dilemma....

il 05/09/2009 alle 15:29

risposta a:) «che cosa costituisce la pluralità degli enti contingenti... È ella la dialettica, quella che moltiplica gli enti, come pretende Hegel? O la pluralità delle cose è ella indipendente affatto dalla mente umana? Ha un fondamento nelle cose stesse?...» (Rosmini, Teosofia).
risposta b:) “La moltitudine è una molteplicità, un piano di singolarità, un insieme aperto, né omogeneo né identico a se stesso, che genera una relazione indeterminata e inclusiva con coloro che stanno al di fuori. Il popolo tende invece all’identità e all’omogeneità interna e fissa la sua differenza per escludere ciò che rimane al di fuori”.( Negri &Hardt , Impero).
A te la scelta……ma puoi anche accapparrarti le due risposte scontate e in blocco o imboccare la Via Vai,
quella che ciò che trovi non sai mai……..
p.s. replico perché il tuo garbo lo rende ineludibile……in genere rispondo in via automatica solo alla mia bionda e, sotto certe angolature, didima strizzacervelli…….e alla mia Hitchhiker’s Guide to the Galaxy….

il 05/09/2009 alle 21:12

Ahhhh... che risposta accattivante! Almeno per ciò che mi concerne...

Non posso che credere nel infinito potere generativo della mente umana e assistere quotidianamente alla sua incessante cascata ideativa. Sarà che ho anch'io il malaugurato vizio di strizzare i cervelli altrui.
E che Giove ci scampi dall'impotenza delle moltitudini...!
Preferisco logorarmi nel privato della mia sfida identitaria.

Salut!
Elena

il 07/09/2009 alle 18:30

*nell'infinito*

il 07/09/2009 alle 18:32

profondamente surreale ma concreta non ho parole per descrivere le sensazioni che mi trasmette!!!
brava come sempre!!!!
tua melissa

il 15/09/2009 alle 16:29