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Pubblicata il 20/08/2009
L’obesità del cocomero s’aprì
squarciata dalla scure di un dio
mostrando le rosse interiora
dov’erano custoditi i grani.

Appiccicose gocce sul seno
si sparsero e colarono lente
nell’unico greto possibile
diretto al feto che s’agitava.

Se si trattava di premonizione lei
non lo seppe mai e di ombrosità
lo sguardo le si riempì e si svuotò
nel tempo di un gesto a scendere.

Una bocca bambina nella polpa
affonda il proprio sorriso ed io
non posso respingere il flusso
che il volto del passato irrora.

SabyGRIZZLY 2009
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stupenda,gesti e sensazioni tra l'innocenza e la sensualità , tu descrivi sempre da grandeeeeeeeeeeee,abbraccione cate

il 21/08/2009 alle 07:46

Grazie cara Ariel per questo tuo commento che raggruppa una buona parte delle emozioni e sensazioni di ciò ho scritto.
Un grrrrrande abbraccio
Cesare

il 21/08/2009 alle 08:23

Un bellissimo accostamento, complimenti!
D

il 21/08/2009 alle 08:47

estivamente cocomerina
Bella Papo

smack
liz

il 21/08/2009 alle 12:17

Grazie per la visita
Un grrrrande ciao
Cesare

il 21/08/2009 alle 17:00

sì sì, ma che impiastricciata zuccherina ad addolcirne il senso :-)))
Un abbraccione (fresco)
Paporso

il 21/08/2009 alle 17:03