PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/09/2002
Ma non udite l’urlo!
lacera la notte
inferto come lama al vento...
è carne nostra
erosa dissipata,
sono fanciulle perse
in groviglio di fiamma,
è il dolce volto
d’acido scheggiato,
è l’annunciato pianto
vita che inganna,
è creatura senza colpa
rosa violata...

Trenta sono ancora i denari
compenso al tradimento,
martirio per la dote...

Ma non udite in India
quel canto timido d’amore
corroso espanso sfigurato
quanto nel silenzio implora!


24 agosto 2002

NOTA - Castigate con l’acido solforico per colpe inesistenti. E’ il destino di tante giovani donne del Bangladesh uccise o sfregiate per il solo fatto di essere donne. I volti delle sopravvissute sono quelli di giovinezze bruciate, deturpate da ustioni sfiguranti, gli occhi e le labbra corrosi.
A questa tragedia, nota e denunciata da anni, si aggiunge ora quella riferita dal "New Scientist", riportata in agosto dalla stampa nazionale, il cui studio - svolto dal reparto di medicina legale dell’Ospedale di Chandigarth, nel Punjab - è impressionante: solo nel 1999, 25.000 donne tra i 15 e i 25 anni sono state assassinate o costrette al suicidio col fuoco dei fornelli a cherosene. "Incidente mortale" la formula. Niente indagine, riferisce la stampa. Basta la parola del marito o della suocera della vittima, gli assassini, che restano sempre impuniti. La causa è la dote. Il marito giudica insufficiente la dote portata dalla moglie. Restando vedovo può risposarsi e incassarne un’altra. Renata Pisu, che ha scritto l’articolo, riferisce anche che "nella città di Bangalore, la Silicon Valley dell’India, dove tutti sognano un pc, muoiono mediamente in un mese 100 giovani spose, per l’80% arse vive. Sarebbe interessante conoscere quanti computer si vendono lì ogni mese".
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Caro Max, la poesia è bella ma è.... occidentale.
Che ci sia una violazione dei diritti umani in quella terra, mi sembra abbastanza scontato.
Che però lì,a denunciare questo delitto contro l'umanità, sarebbe inutile, è anche abbastanza scontato.
Nella terra di Buddha si perpetrano crimini orrendi ma tutto viene assorbito e giustificato in una comprensione del vivere e della natura diverse da noi.
Non dobbiamo essere "missionari" in quanto non siamo i depositari della verità; anzi: di nessuna verità. E se anche lo fossimo, chi siamo noi per poterlo additare?
La cultura locale è pervasa di mille e più generazioni che hanno assorbito, fatto parte di loro, tante idee a noi ripugnanti.
Pensa alla infibulazione che limita la libertà sessuale e mentale delle donne. Eppure lì sono le stesse donne a volerlo. Puoi starlo a spiegare, a corredare il tuo dire con supporti scientifici, legali, psichici; non capiscono.
Quindi ben venga la tua denuncia. Ma non facciamoci illusioni.
Bravo.
N.

il 03/09/2002 alle 08:00

...grande tragedia...dietro ogni "piccolo caso"...e sempre "l'acido" dell'indifferenza del mondo ci brucia nel petto...io sono parte del mondo e mi sento bruciare...non faccio nulla e sono colpevole...è bellissima maxy
...un bacio...simy

il 03/09/2002 alle 08:24

Ovviamente ti sono a fianco in questa denuncia, che si accompagna a quella dello sfruttamento del lavoro dei bambini, della loro prostituzione ecc.
La poesia ha toni giustamente molto forti, e per quanto tema che sarà solo una voce nel vento è giusto sollevare agli occhi di tutti il problema.
Dissento solo il riferimento di Nemo alla "terra del Buddha", in quanto sembra quasi che gli autori siano Buddhisti (Impossibile! non uccidono una formica, né possono danneggiare qualsiasi essere, tantomeno umano) ma sono retaggi dell'Induismo, preesistente al Buddhismo, che non deve essere nemmeno accostato a quete vicende.
Ciao Max, un complimento e un abbraccio!
Axel

il 03/09/2002 alle 09:02

Ovviamente ti sono a fianco in questa denuncia, che si accompagna a quella dello sfruttamento del lavoro dei bambini, della loro prostituzione ecc.
La poesia ha toni giustamente molto forti, e per quanto tema che sarà solo una voce nel vento è giusto sollevare agli occhi di tutti il problema.
Dissento solo il riferimento di Nemo alla "terra del Buddha", in quanto sembra quasi che gli autori siano Buddhisti (Impossibile! non uccidono una formica, né possono danneggiare qualsiasi essere, tantomeno umano) ma sono retaggi dell'Induismo, preesistente al Buddhismo, che non deve essere nemmeno accostato a queste vicende.
Ciao Max, un complimento e un abbraccio!
Axel

il 03/09/2002 alle 09:02

esser solidale con la tua denuncia 8che deve esser anche nostra) mi sembra ovvio. La poesia è cruda così come deve essr una denuncia. Non conoscevo il problema e te ne rendo grazie per averlo evidenziato. Purtroppo come afferma nemo, diverse culture e diverse leggi animano questo pianeta, ma non si può parlare di tradizioni e roba varia a riguardo delle violenze. Perchè queste vanno ben oltre la normale accettazione di canoni di costumi e religiosi.
M'

il 03/09/2002 alle 09:48

Infatti. Ho parlato d "terra di Buddha" e non del "pensiero del Buddha". Basta leggere.
N.

il 03/09/2002 alle 10:13

Infatti, basta leggere e quindi rileggiti il mio commento, dove intendevo dire che citando il Buddha si crea un accostamento improprio fra queste atrocità e il Buddha! Non intendevo dire che tu esplicitamente riferisci alla sua dottrina queste maleffatte, ma, ripeto, l'accostamento tende a generare in chi legge questo binomio. Spero di non entrare con questo in polemica, perché non era e non è mia intenzione.
Ciao
Axel

il 03/09/2002 alle 10:26

L'insolenza alla vita violata è la vera desolazione per l'umano. Ognuno fa quel che può! Sempre poco tuttavia se "il potere" non risponde con serie misure di tutela dei diritti fondamentali dell'individuo.
Un caro saluto Betty.
Max

il 03/09/2002 alle 10:31

Te ne sarei veramente grato, Lucio, se per questa vicenda e l'altra (alcuni giorni fa ho scritto un brano per Amina Lawal, condannata in appello in Nigeria alla lapidazione!) l'amministrazione volesse scrivere alle rispettive ambasciate una nota, consegnando i relativi materiali presenti nel sito sull'argomento.
Inoltre si potrebbe, a cura dell'amministrazione del sito, inserire nella home page di PH un link, per un periodo predeterminato di tempo, che colleghi alle e-mail delle suddette Ambasciate, per consentire a chi lo desidera qui in PH di inviare una e-mail di sostegno umanitario.
Grazie e un caro abbraccio.
Max

il 03/09/2002 alle 10:39

Caro Nemo, non mi faccio illusioni! Sono un idealista senza illusioni, vivendo da tempo questa vita. Tuttavia, come ho già scritto in commento per l'altra su Amina Lawal, nel rispetto di ogni confessione religiosa o concezione laica-etica dello Stato, non mi posso sottrarre (probabilmente inutilmente per tangibili immediati effetti concreti!) almeno alla semplice denuncia "in poesia" della violazione dei diritti elementari dell'individuo, quelli alla vita e al rispetto della propria integrità psicofisica. Certo, sconto una visione della questione da occidentale. Lo so bene. Ma secondo te, a livello planetario, quei beni fondamentali, oggi, possono ancora essere intesi in modo tanto diverso tra una ed altra cultura? Un avvicinamento lo credo possibile. Anche un primo segno di attenzione maggiore di ciascun Paese sarebbe sufficiente a considerare non persa l'occasione di averci provato idealisticamente.
Un caro saluto a te.
Max

il 03/09/2002 alle 10:55

E' l'umanita nel suo insieme colpevole, se i Governi non si prendono finalmente cura - almeno per attenuarla - della diversità di trattamento riservata a taluni rispetto ad altri, meno fortunati, sul piano dei diritti fondamentali dell'individuo.
Continuiamo a fare ciascuno quel che si può, magari spendendo la sola parola.
Grazie e ciao, Simy.
Max

il 03/09/2002 alle 11:03

A volte, caro B., il senso di rivolta per l'inadeguatezza e l'inanità del nostro vivere anche in funzione dell'altro prende la forma della parola per affermarlo, ben consapevole della complessità dei problemi, delle difficoltà e dei tempi lunghi per conseguire esiti tangibili. E' vero, fuori dei miei abituali canoni "pubblici", in questo caso.
Grazie per l'attenzione e del PS. Vado a vedere.
Un caro saluto.
Max

il 03/09/2002 alle 11:17

Grazie Alessandro, come sempre, della tua sensibilità. Sono (purtroppo) perfettamente conscio dell'impari battaglia per l'affermazione dei fondamentali, elementari diritti alla vita e alla integrità dell'individuo.
A volte non si riesce ad eludere una profonda voce interiore che reclama almeno l'espressione della parola, per tentare di dirlo insieme ad altri, per liberare la percezione di impotenza e di rivolta!
Un caro abbraccio.
Max

PS Leggi la mia risposta a Cangini. Che ne pensi dell'idea?

il 03/09/2002 alle 11:40

Infatti, oltre la normale accettazione e rispetto (che sento di nutrire incondizionatamente) per tutte le culture e confessioni religiose. Qui si tratta d'altro, che implica il bisogno di recupero della basilare dignità ad esistere dell'essere umano, in ogni luogo e per ogni credo che si rispetti.
Grazie di cuore per le tue parole M.
Un abbraccio.
Max

il 03/09/2002 alle 11:50

Non è la religione che giustifica tutto ciò. Né l'interpretazione corretta di qualunque religione (tutte rispettabili) porta a sostenere o avallare la violenza. Assolutamente non si tratta di religione, che è rivolta all'uomo e non a prevaricarlo, ma di comportamenti umani che non trovano giusta sanzione negli ordinamenti statuali, a volte inedaguati o disattenti a combatterli.
Ti ringrazio per l'attenzione Francy e ricambio l'abbraccio.
Max

il 03/09/2002 alle 12:05

Il mio commento è molto simile a quello che ho inviato ad alidivetro per "Infibulazione".
Ammiro con tutto me stesso la ricerca appassionata della forma, che permea l'operare poetico, e il tuo in questo caso particolare, quando si unisce alla denuncia di uno stato di cose inaccettabile, quale è quello che ti ha ispirato.
Effettivamente, un limite di Poetichouse, almeno per ora, è il fatto che una poesia del genere rimanga confinata nel nostro ambito ristretto e non abbia modo di essere "gridata" come meriterebbe.
Grazie di cuore!
Fili.

il 03/09/2002 alle 16:31

Ciao Filippo, lessi quel commento. Apprezzo la sensibilità poetica che esprimi e - in questo caso - grazie anche per l'attenzione che mostri su problematiche che tutti in ogni caso riguardano, al di là dei confini del nostro stretto e spesso angusto privato da difendere.
Un caro saluto.
Max

il 03/09/2002 alle 18:48

sono in ritardo a quanto pare...
letta la poesia e i commenti, non farei altro che ripetere parole già dette.
Viene solo da pensare, al di là della ragione o del torto, che ci siano ancora troppo pesanti barriere culturali e interessi di parte che impediscono la comunicazione di messaggi obiettivi da una parte all'altra.
Questa è la grande disperazione: un mondo in cui è possibile comunicare e allo stesso tempo non diviene possibile poterlo fare.
Un mondo dove è possibile un'integrazione di linguaggi e pensieri, nel bene e nel male.
Ma un mondo che non si può migliorare: denunce e critiche si perderebbero al vento.
E' assurdo, e a maggior ragione in uno sconforto del genere non si deve perdere la forza di continuare a dire qualcosa che va oltre il semplice "qui ed ora" umano.
Perciò, Max, è nel tentativo insistente che lodo questa tua "presa di posizione".
Un abbraccio

il 03/09/2002 alle 19:24

sono in ritardo a quanto pare...
letta la poesia e i commenti, non farei altro che ripetere parole già dette.
Viene solo da pensare, al di là della ragione o del torto, che ci siano ancora troppo pesanti barriere culturali e interessi di parte che impediscono la comunicazione di messaggi obiettivi da una parte all'altra.
Questa è la grande disperazione: un mondo in cui è possibile comunicare e allo stesso tempo non diviene possibile poterlo fare.
Un mondo dove è possibile un'integrazione di linguaggi e pensieri, nel bene e nel male.
Ma un mondo che non si può migliorare: denunce e critiche si perderebbero al vento.
E' assurdo, e a maggior ragione in uno sconforto del genere non si deve perdere la forza di continuare a dire qualcosa che va oltre il semplice "qui ed ora" umano.
Perciò, Max, è nel tentativo insistente che lodo questa tua "presa di posizione".
Un abbraccio

il 03/09/2002 alle 19:28

di questi problemi
sempre brevi accenni che svaniscono nel nulla
solo scoup televisivi
che tristezza!
bravo Max
ciao MG:)

il 03/09/2002 alle 20:06

Ce l'hanno una colpa, Max.
Di essere nate femmine.
Di essere nate in una terra di antiche tradizioni.
Di essere di casta Mallah ( le altre non le tocca nessuno ) la più povera e senza diritti civili, e le altre caste possono tutto su loro.

Di essere nate.
Di non aver diritto nemmeno alle lacrime.
Di essere solo merce da cui avere molto.

Luigi

il 04/09/2002 alle 01:12

Caro Blue, non sei tu in ritardo ma tanti altri! Comprendo bene e condivido nella sostanza le tue riflessioni e considerazioni sull'argomento, in particolare sulle tante persistenti barriere - più o meno culturali e di portato di interessi - che inquinano l'obiettività della comunicazione tra sfere del pianeta tanto diverse tra loro.
La questione è evidentemente estremamente complessa, nella frammentazione planetaria di civiltà e concezioni etiche (politiche e sociali) così difformi, e certamente legittime nel substrato storico che le ha determinate. E poi le diversità sono una grande ricchezza per tutti, per conoscere e integrarsi anche rispetto a modelli distanti dal nostro ma di grande interesse culturale.
Lavorare gradualmente per l'integrazione, nel rispetto delle specificità, questo sì.
Nel caso "denunciato" qui tuttavia mi pare si tratti piuttosto di impunità di resti gravi contro la persona che di influenza di modelli culturali diversi ma pur sempre da me valutati legittimi!
Grazie a te Blue per in contributo positivo e intelligente che esprimi.
Un caro saluto.
Max

il 04/09/2002 alle 11:03

Anche il mio è un tentativo che probabilmente non avrà alcun esito, cara MG, ma forse nel tempo...se si fosse sempre di più...e soprattutto se nei comportamenti individuali, a rilevanza sociale, ci sforzassimo di fare ciascuno qualcosina in più...chissà che non si riesca a conseguire un qualche miglioramento nella propensione ad avvicinarsi con maggiore disposizione di spirito all'altro!
Un caro abbraccio.
Max

il 04/09/2002 alle 11:11

Grazie Angelo. Concordo pienamente con la tua articolata analisi. Non è questione facile da affrontare né di poca rilevanza, ma come non porsi con spirito di servizio per l'uomo, comunque e ovunque?
Un caro saluto.
Max

il 04/09/2002 alle 11:20

Ciao Sera, ci sentiamo tutti tanto piccoli e impotenti. Inutili spero di no. Occorre aver fede nelle possibilità dell'uomo di influire sugli assetti sociali, pur nelle pesanti difficoltà che si incontrano.
Grazie della tua voce e un caro saluto.
Max

il 04/09/2002 alle 13:15

E' vero quanto dici, Luigi. Per il solo fatto di essere donne, infatti, subiscono tanta crudeltà! Il nostro modello occidentale di società dei consumi, per come si è realizzato, non ha aiutato peraltro molto a trattenere l'attenzione sulle necessità primarie, immateriali, dell'uomo!
Un abbraccio.
Max

il 04/09/2002 alle 13:23

Scuote l'anima questa poesia
si abbatte sulle nostre coscienze
come vento sulle querce ma,
le nostre " radici" son cosi'... lontane.
Ben poco possiamo fare contro
quella cultura assurda.
Ah! se i potenti ascoltassero i Poeti..

Sempre grande M@x
Ali---<-x@

il 04/09/2002 alle 18:08

Come inane vento sulle solide querce del potere! Anche la tua valutazione, della quale ti ringrazio di cuore, meriterebbe un più ampio approfondimento, cara Patty. Quanto ad ascoltare i Poeti...questo è un altro interessante argomento, da post.
Un abbraccio alla Poetessa.
Max

il 04/09/2002 alle 20:32

Grazie Ale per la partecipazione a questa triste vicenda. Chissà se un giorno poesia potrà! Per ora continuiamo a fare quel che si può, almeno nella consapevolezza della coscienza di ciascuno ad usare attenzione ai bisogni dell'altro.
Ricambio baci e un caro saluto.
Max

il 05/09/2002 alle 08:56

In questa tua descrizione, seppur poetica, ti sento tutto il dolore e la rabbia come se ne fossi stato colpito in prima persona. Complimenti, é stupenda! Mi hai riportato alle sensazioni che provavo pensando a quelle poverette, mentre scrivevo la mia "Io... Donna! ...e Libera!", solo che tu le hai espresse con maestria.
Un abbraccio

il 12/09/2002 alle 00:17

Ciao Paola, piacere di sentirti. E' vera la sensazione che mi dici, come se fossi io stesso protagonista della vicenda!
Purtroppo occorre ancora tribolare e attendere per qualche civile soluzione di questo problema e altri simili nel mondo.
Un caro abbraccio.
A presto.
Max

il 12/09/2002 alle 10:42