PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 07/08/2009
Non senti
come urla la notte
di un plenilunio di sangue,
che inquieta gli animali
rinchiusi nelle tane,
ad annusare le stelle
vinte dall'arroganza della luna?
Sciabolano raggi di luce
taglienti come spade,
sui muri della casa insonne.
La palma, laggiù, nel giardino,
trema di sogni di fiabe
e si avvolge di veli
dai bagliori dorati
rubati ai fianchi di oriente
della bella Sherazade.
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le urla, il sangue, le stelle, la luna
e dentro i sogni, le fiabe e quei "fianchi di oriente"
poesia "diversa", del toccare ciò che gli altri nemmeno vedono. Rimbaud esortava ad essere "assolutamente" moderni.
Non solo in poesia.
un saluto

il 07/08/2009 alle 16:17

Scrivevo silenzi, notti, notavo l'inesprimibile, fissavo vertigini.A.Rimbaud
ciao
lilli

il 07/08/2009 alle 16:44

Mi sono immerso con infinito piacere in questa tua notte di plenilunio per assaporare tutti i suoni le luci ed i veli d'oriente. Molto piaciuta. Grazie per le tue graditissime visite al mio blog. Con affetto. Giorgio

il 08/08/2009 alle 09:31

ciao giorgio , grazie del tuo gradito passaggio.ti auguro una buona continuazione dell'estate
un abbraccio affettuoso
lilli

il 08/08/2009 alle 11:06

Hi moma, come rimanere inerti o addirittura dormienti al richiamo notturno d'un plenilunio d'agosto?
Anche solo per catturare l'effimera polvere di stelle che traccia intarsi nel ricamo astrale, conviene sottrarre sonno al russare sommesso dell'abitudine.
Le sorprese non mancheranno.

Attilio

il 13/08/2009 alle 10:16

proprio così e le sorprese non sono mancate!:-)
lilli

il 29/08/2009 alle 08:37