le urla, il sangue, le stelle, la luna
e dentro i sogni, le fiabe e quei "fianchi di oriente"
poesia "diversa", del toccare ciò che gli altri nemmeno vedono. Rimbaud esortava ad essere "assolutamente" moderni.
Non solo in poesia.
un saluto
Scrivevo silenzi, notti, notavo l'inesprimibile, fissavo vertigini.A.Rimbaud
ciao
lilli
Mi sono immerso con infinito piacere in questa tua notte di plenilunio per assaporare tutti i suoni le luci ed i veli d'oriente. Molto piaciuta. Grazie per le tue graditissime visite al mio blog. Con affetto. Giorgio
ciao giorgio , grazie del tuo gradito passaggio.ti auguro una buona continuazione dell'estate
un abbraccio affettuoso
lilli
Hi moma, come rimanere inerti o addirittura dormienti al richiamo notturno d'un plenilunio d'agosto?
Anche solo per catturare l'effimera polvere di stelle che traccia intarsi nel ricamo astrale, conviene sottrarre sonno al russare sommesso dell'abitudine.
Le sorprese non mancheranno.
Attilio