La persistenza del cuore,
vorrei che questa cenere
ti desse il segno che tu non sai.
Ali di farfalla nella notte,
il viaggio senza fine,
il tuo profondo desiderio della terra australe.
Siamo noi il confine, l’antinomia,
il duro esserci per inerzia.
La materia opaca del corpo
per desolare il desiderio,
solo gli occhi con un cenno vanno oltre.
E mi dicono gli insonni spiriti dei luoghi siderali
che nelle lacrime di Orione c’è l’amore ignoto
come quando sul pontile ti chiesi un bacio
che mi desti
ma te lo vidi poi chiudere in cassaforte
come un gioiello di antenati.
Ma sconosco la chiave
che gira a vuoto per questo silenzio di galassie
sparse nel cosmo vagabonde,
sento che l’antimateria del cuore
è labile cometa
visibile nella sua traccia di contigua assenza.