PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/07/2009
Io,
l'estate,
l'alba,ore cinque,
credo d'esser solo,
mentre i miei piedi nudi,
li immergo nella sabbia umida e fresca,
vorrei trovare pace con me stesso,con gli altri,con Dio,
devo stare attento non voglio far rumore,questo è un palcoscenico,
numerosi sono i gabbiani che tutti insieme,sulla spiaggia e in volo,
accordano le loro stridule e penetranti ugole nell'aria che sa di alga,
che sa di sale,che sa di pace e mentre io sono immerso nell'oblio,
l'orizzonte alza lentamente il suo drappo fatto di stelle.
La risacca del mare delicatamente sta scandendo il tempo,
mentre una sirena di pescatori introduce lontana l'inizio.
Di colpo tutto resta in silenzio,tutto resta in attesa,
io trattengo il respiro e anche il mio cuore tace
e poi in un sussurro il mare batte il ritmo,
i gabbiani all'unisono tornano al canto,
il mio cuore si unisce a quel coro,
io mi avvicino al proscenio,
mentre spettatore il sole,
illumina tutto il teatro,
le mie mani al cielo,
Signore è per Te!
E' la sinfonia
del Creato!
Grazie
Dio!

Mariwal1948
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Bellissima!!! sembra di esserci sul posto...
e poi la forma che hai dato alla scrittura sembra proprio un'onda del mare che si alza verso la spiaggia.
Bravissimo.
Ciao,helan

il 22/07/2009 alle 19:19

E' davvero un'onda, un crescendo di poesia che poi alla fine decresce e si spegne col ringraziamento...Bellissima originale e bella

il 22/07/2009 alle 22:11

grazie ela è esattamente quello che volevo,troppo buona.walter

il 23/07/2009 alle 03:54

grazie molto fabio,sono lusingato e molto contento che sia piaciuta.walter

il 23/07/2009 alle 03:56

solo per me sei tu la sinfonia,riesci col tuo scritto
a rendere la scena visibile,come una suonata di
violoncello carezzevole.buona giornata. marygiò

il 13/08/2009 alle 07:25

marì!!!sei impagabile,walter

il 17/08/2009 alle 06:43