PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/07/2009
Steso verso l’alto,
il braccio sinistro,
alzava il calice,
per un brindisi
d’amore e giustizia,
mentre il braccio destro,
nascosto nell’ombra,
e complice d’un vile silenzio,
affettava carne nobile,
vicinissima al cuore.
Il sangue doveva avere,
un odore più intenso,
dell’aroma fruttato del vino,
e quella fraterna carne,
doveva avere un sapore,
più appagante di qualsiasi
tartina al salmone,
perché invece del burro,
era condita col sapore
della vittoria.
Con mezzo cuore,
entrai in chiesa,
senza chiedere nulla,
senza sperare niente.
“Nessun profeta è in patria”
e “nella debolezza, sono forte”.
Senza capire la Parola,
ma con tanta speranza, uscii.
Il mio carnefice, era ancora lì,
a festeggiare …
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la prossima volta non entrare in chiesa! vai diritto alla prima osteria, li sì che troverai gente umile a festeggiare!

grazie molto gradita

il 06/07/2009 alle 15:33

Spero che non ti capiti, quello che è capitato a me: essere rinnegato da una sorella che festeggia con i genitori ed i parenti, il fatto di essere diventata figlia unica, mentre il fratello (io) è ancora in vita. Fabio.

il 06/07/2009 alle 16:41

nono credimi la famiglia non è tutto affetto e vincoli... è spesso bugie finzione e malizie... manuelito sicuramente non entrare in chiesa per risolvere i tuoi problemi, vai al cinema piuttosto... o meglio come ti ho gia suggeito fatti una serata ad un osteria con del buon vino e la compagnia giusta... moltospesso la trovi già lì!

e comunque i tuoi son prorpio stronzi (scusa se mi permetto) te sei poeta mannali a fanculo invece di piangere! cazzo verrei io!

dai coraggio che è solo un momento se lo vuoi tu!

a rileggerci

il 06/07/2009 alle 16:54

E' molto triste e ti capisco, credimi, specialmente
quando certe cose succedono in famiglia e da chi
non te l'aspetti. E' doloroso, ma col tempo non ci penserai più, ti guarderai attorno e troverai dei
volti amici più sinceri e cari di qualsiasi fratello o
sorella. Te lo dico di cuore e con cognizione di causa. E' molto triste e doloroso, ma non dimenticare che c'è qualcuno che ci è vicino col cuore e non ci tradisce mai e sai di chi parlo.
La poesia, nonostante il contenuto è molto bella.
Ciao
helan

il 06/07/2009 alle 17:22

ascolta helan che è saggia al punto giusto!

il 06/07/2009 alle 17:37

Nella Parola, cerco conforto. E so che la mia sofferenza è per la gloria di Dio. Ciao, Helan, grazie per la tua vicinanza spirituale. Fabio.

il 06/07/2009 alle 18:21


no vabeh... non dovevi dirla questa... la sofferenza mettitelo bene in testa è la cosa che ci rende uomini piu di ogni cosa... non cercare in Dio ciò che in realtà è dell'essere umano e ne mantiene l'esistenza e... poi la sofferenza è ispirazione del poeta... quindi secondo te la posia è di Dio?

la mia farà anche schi fo però me la tengo stretta!

il 06/07/2009 alle 18:37

segui la tua coscienza e il tuo cuore, anche se lacerato e diviso a metà...ascolta la parola di Vita che ti viene dall'apostolo delle genti..quella spina nel fianco per non montare in superbia....certo però che la Giustizia divina arriva sempre, anche se lo saappiamo bene che i Tempi di Dio sono lunghi...ti abbraccio. anna

il 06/07/2009 alle 20:31

Grazie delle tue parole, Anna. Ciao, Fabio.

il 06/07/2009 alle 22:19