PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/07/2009
Rossi cangianti da Fiesole
sul piatto stellato di Firenze

imbrunire che accende gli occhi
alla porcellana pregiata dell’incanto

prodigo s’acconcia l’universo
nel ricondurmi al sogno
sul treno di smalto del sorriso.

Firenze, 30 agosto 2006
(a Teresa e Gianfranco)
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Hai dipinto una splendida guasce Max. In pochi, finissimi versi, la bellezza della Toscana e la delicatezza dei sentimenti.
Come sempre bravissimo!
Buona domenica a te
G.

il 05/07/2009 alle 11:28

I versi sono come frammenti di specchio ognuno per quanto piccolo e quale ne sia la forma è in grado di riflettere il tutto, tu pure riesci in poche righe a testimoniare a Teresa e Gianfranco la vostra appartenenza ad una terra ad un momento ad una comune emozione.
Sergio

il 06/07/2009 alle 05:53

Un bellissimo ricordo merita di andare oltre il ricordo medesimo, quasi a volerlo eternizzare in un ritratto permanente d'anima.
Grazie Ginevra della tua adesione.
max

il 06/07/2009 alle 22:39

E' stato esattamente il mio proposito, e in più mi piaceva dargli forma durevole, sintetica e incisiva, oltre l'emozione del momento.
Sempre un piacere incontrarti.
Ti saluto caramente.
max

il 06/07/2009 alle 22:43

Efficace e gradito il tuo commento, lamberto!
Occasione per un caro saluto a te.
max

il 06/07/2009 alle 22:59