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Pubblicata il 18/06/2009
Meraviglia

le ginestre al sole
silenzi di lava ardente
luce degli occhi

gli azzurri senza confine

refolo d'infinitudine
come pietra preziosa
tra i sassi bianchi

nell'anima del mondo.

(un pensiero a James Hillman)
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preziosi intarsi di colori dell'anima, in questo tuo omaggio ad un grande.
Un abbraccio
Ax

il 18/06/2009 alle 08:41

Mi fa molto piacere il tuo apprezzamento caro Axel. E sono contento che anche tu stimi il buon Hilmann.
Abbraccio ricambiato e serena giornata a te.
max

il 18/06/2009 alle 10:25

L'anima dei luoghi che respira insieme a quella nostra e a quella del mondo... Questo "insieme" si percepisce perfettamente in questi tuoi magnifici versi. Grazie per questo tuo omaggio al filosofo-psicologo, mi hai dato la spinta giusta per riprendere in mano i suoi libri.
Ciao Max e ancora complimenti!
G.

il 18/06/2009 alle 14:54

Cogli bene i sensi ispiratori dello scritto, nato da un'mmagine di ginestre in primo piano con lo sfondo della cima del monte Terminillo...e l'azzurro infinito intorno. Anima mundi e la dimensione della Bellezza, che condivido con Hillman. Ma soltanto dopo aver scritto ci ho pensato :-)
Grazie e saluti cari a te.
max

il 18/06/2009 alle 15:27

bello questo tuo immergersi nel paesaggio , dove negli azzurri senza confini l'anima nostra si confonde con l'anima del mondo , in un sogno che è realtà senza perdere i confini di un sogno.
ciao
lilli

il 18/06/2009 alle 17:58

Mi fa molto piacere il tuo bel commento e la condivisione "in anima" che manifesti.
Ciao a te lilli.
max

il 19/06/2009 alle 09:47

Meraviglia è scoprire dentro di se quella assonanza con ciò che percepiamo ed individuarne in queste vibrazioni
d'arche-tipo. A volte basta un nome in calce ad uno scritto per portarci con la lettura da tutt'altra parte.
Sergio

il 20/06/2009 alle 05:53

L'associazione, spesso improvvisa e bizzarra, di diversi elementi sensibili favorisce nell'accorto osservatore-ascoltatore coniugazioni inedite e inaspettate tra ciò che si percepisce, l'oggetto, e ciò che monta in anima.
Hillman (ne "L'anima del mondo e il pensiero del cuore") usa il trmine accoglienza, nel significato di interiorizzazione "dell'oggetto dentro se stesso, dentro la sua immagine, in modo da rendere attiva la sua immaginazione più che la nostra, in modo che esso mostri il suo cuore e riveli la sua anima, diventando personizzato e con ciò stesso amabile. E amabile non solo per noi e grazie a noi ma perché, man mano che il suo senso e la sua immaginazione si dispiegano, la sua bellezza che si fa amare si accresce".
John Keats, nei versi iniziali di ENDYMION, scrive: "una cosa che è bella è una gioia per sempre: sempre si accresce la sua bellezza; giammai trapasserà nel nulla...".
Saluti cari Sergio e grazie.
max

il 20/06/2009 alle 09:41