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Pubblicata il 15/06/2009
Percuote il tempo
nel morso d’identici istanti
tra l’usato giaciglio
e il cuscino in cui posa la mente
le scarne nervature

assente al mondo
nel nulla d’intemerato silenzio

come ferito in battaglia
inverso s’acconcia
il moto del pensiero
in un ghigno intagliato
di pietra serena.

(marzo 2006)
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in questa dinamica inversa a riconoscere momenti che sento eguali.
ciao
lilli *****

il 15/06/2009 alle 14:27

Questo tempo che percuote....la mente e il pensiero che inverso s'acconcia in un ghigno, come
ferito in battaglia...
Mi ha attratto molto e l'ho letta più volte, bella.
Un saluto
H

il 15/06/2009 alle 15:27

In verità il brano (ce ne saranno altri simili in futuro) è lo specchio di un periodo difficile di salute nel quale sono incorso anni fa e che ha dato luogo a dinamiche intime piuttosto cupe, in insolita controtendenza rispetto al moto naturale del mio spirito e dei miei pensieri.
Mi fa piacere la tua attenzione.
Saluti Lilli.
max

il 15/06/2009 alle 15:31

Contento del tuo gradimento. Diciamo che ho cercato di sublimare e liberare nell'espressione lirica un momento difficile di qualche tempo fa, come spiegavo nella risposta al precedente commento.
Saluti cari a te.
max

il 15/06/2009 alle 15:34

una contorsione dell'io che si manfiesta in una pregiata lirica in cui riconosco il tuo sapiente stile che intaglia parole come su marmo bianco
Un abbraccio
Axel

il 15/06/2009 alle 18:53

Ed io ti riconosco nei tuoi fin troppo lusinghieri commenti, Amico mio! :-)
Grazie Axel e serena fresca giornata a te.
max

il 16/06/2009 alle 09:36