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Pubblicata il 09/06/2009
Planò lieve
su una piastrella bianca
tre soldi più in alto del mio pene.
Pensai guardandola
al tempo buio e al nuovo freddo
e l'acqua del fiume e della pioggia
riempivano il silenzio.
Poi d'improvviso,
lasciate da parte le tristezze,
l'avvolsi con un gettito preciso
e forte, del mio piscio.
Ansimò, barcollando ubriaca...
Questa volta ti ho fregata,
maledetta
dissi a voce alta
ed ero fuori strada, la zanzara
seppure a fatica disumana
prese il volo.
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Sciolta nel ritmo, teatrale, esilarante. Ma l'acuto più apprezzabile e divertente è l'inserimento nella categoria International Poetry!
Ciao bigluciano :-)
max

il 09/06/2009 alle 13:51

C'e' dell'umorimo inglese nei tuoi ultimi lavori.Questa la metto alla pari con la precedente.

il 09/06/2009 alle 14:32

l'hai scampata bella ! la zanzara così pericolosamente pungente e vicina......
8-)))))

il 09/06/2009 alle 16:10

La prossima volta prendi bene la mira
Gustavo.

il 09/06/2009 alle 23:33

Attenzione alla vendetta della zanzara...

il 10/06/2009 alle 09:14

Era notte,
una di quelle notti
nere nere.
Sentii
un rumorino,
qualcuno entro'
silenziosamente
nella mia stanza.
Prese la parte
piu'invitante del mio corpo
e si mise a succhiare.

il 14/06/2009 alle 17:23

zanzara di merda

il 14/06/2009 alle 17:28