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Pubblicata il 28/05/2009
All'improvviso, eccoti, inaspettata, di fronte a me.
Tutto si ferma intorno a noi,
tutto sprofonda nel buio del nulla.
Restiamo solo noi, immobili,
sconcertati,
non preparati per questo.
E gli occhi nostri non smetteranno di compenetrarsi, increduli.
Proveranno pietà infinita per il dolore che li, vedono specchiato.
Il dolore nostro, che mille volte, di notte, da soli, ci siamo raccontati.
Che con tanta diffidenza e vergogna abbiamo condiviso.
Quegli occhi che sono lo specchio
in cui non avremmo mai voluto vedere la nostra immagine riflessa.
Perchè troppo ci fa soffrire,
perchè è così comodo ignorarla,
perchè paralizza,
perchè fa troppo male.
Dammi la mano e stringila forte,
adesso sono qui.
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zi badrone!

il 28/05/2009 alle 14:01

Mio caro, l'amore è una malattia.....che strazia ed esalta,ma basta uno sfiorarsi di mani ....e tutto si illumina...
Un abbraccio
Plotina

il 28/05/2009 alle 18:53

Purtoppo non è così...

il 28/05/2009 alle 21:43

questa volta sono d'accordo con il principe, ma la tua urgenza si saprà tradurre con parole nuove e senza rassegnazione.
un saluto caro.

il 30/05/2009 alle 10:05

Tutte le opinioni sono rispettabili, grazie di aver letto quanto da me scritto.

il 30/05/2009 alle 11:38

Ciao
trovo che l'intensità di questa poesia stia nel lasciare segreta l'identità dell'oggetto d'incontro, che ognuno che legge può immaginare differente.
Per me è l'Anima, ma essendo tu probabilmente una donna, anche l'Animus.
Con amicizia
Nicky

il 01/07/2009 alle 00:27

L'incontro è solo l'inizio di tutto, come una bella introduzione ad una favola.
Ora sta a te scriverla e viverla strengendo la sua mano.
Stef.

il 05/08/2009 alle 01:19