Piccola impavida ti muovevi lesta
tra i germogli di una vita dal respiro breve
Orme bollenti, le tue
e le guerre alle finzioni mai vinte
Con i pugni chiusi bussavi al cielo
e alle stelle cadenti smaniosa imploravi luce
Come lo stelo fragile di un tulipano
battevi nella folle corsa il vento
Mentre le bolle di sapone luccicanti di sole
lievi vapori di sogni spezzati
Ora è un cancello di grate arrugginite
ma le mani si tendono ancora
e quando l’oasi t’appare da lontano
afferri un lembo di luna
e attendi un nuovo giorno
tra le vesti dell’aurora