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Pubblicata il 29/08/2002
Sei bello, del tumulto dei pensieri
che sbatti in faccia a tutte quante loro,
come se tutte quante si pentissero
qui ed ora, unite nel segreto grande
di tanti piccoli segreti, forse
ripensamenti tardivi, tumulti
celati, belli dell'errore antico;
e su di loro vai ridendo senza
sorridere, la luce dei tuoi occhi
ti basta a perdonarle del mancato
amore, di perdute suggestioni,
girovagare di una mente schiava
del suo dominio sul nulla; leale
e bello, inaspettata-mente, a lungo
atteso vuoti il calice degli aulici
trionfi, e sa di ironia e di giustizia
divina, o quasi, insieme, il tuo libare
libero al cielo e alla terra, il tuo cuore
alto nel braccio alzato alla vittoria.
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...forte e vigorosa...ne sento il grido...
...un bacio...simy

il 30/08/2002 alle 02:29
GAF

C'è un detto che dice:"Siediti in riva al fiume ed aspetta che passi il cadavere del tuo nemico" questa poesia mi è sembrata sullo stesso stile ed è esattamente ciò che faccio io quando mi fanno del male e sapessi quante risate già mi sono fatta a vedere i cadaveri che passavano!
Davvero molto bella
Bravo!!!!!!
Elisabetta

il 30/08/2002 alle 07:15

Ci sono momenti in cui una persona scrive poesie dolcissime, altri in cui poesie dure e che ti lasciano un segno come questa tua!
Fili eri nervoso quando l'hai scritta?
Baci Samy

il 30/08/2002 alle 11:10