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Pubblicata il 27/04/2009
Un veliero minuscolo
forte solca i mari
di questo mappamondo
lascia una scia di plastica
di palma in palma
paesi di tam-tam
terre promesse
approda su barriere coralline
s'arrampica sul Tibet silenzioso
da lì getta la canna
e abboccano i merluzzi
e zufola di notte ai babbuini
tra fulmini che guizzano
e suoni di chitarre
e c'è chi beve e prega
chi scuoia coccodrilli
nello smog delle selve suburbane
dondola il pendolo, girano clessidre
scoppiano bombe e trema il mappamondo.
Dalla cartolina saluta il cammelliere.
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originale, disincantata, moderna poesia post-industriale
ciao
lilli

il 28/04/2009 alle 07:22

grazie del passaggio moma, ciao, buona giornata

il 28/04/2009 alle 08:23