Brivido
come qualcosa che bagna scapole
che ragno cammina fino al bacino
e doveroso e devotamente
mi cambia tutti gli orientamenti
Voglio un divano su cui zittire
folate inutili di cose cieche
e le tue spalle di nuda pelle
muoversi lente a profumare gli angoli
Tra vini rossi, saponi e frutta
in mezzo a sogni lunghi di scatti
io di una cosa sarò sempre libero
che i miei occhi spalancati
ti guardino
come si guarda la bellezza vicina
e più eterna di sempre