PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/04/2009
col pennello ed i colori pronti
davanti a me mulinano inquieti
cento e cento spazi
di cieli e valli ed antica gente.
Tu guardi il mio disegno, schizzo
d’un quadro non nato ancora.
Con gli occhi dici
parole di forse e di domani.
Ecco il sentiero:
frusciano le foglie
sotto le scarpe in autunno.
Ecco l’ardesia grigia
dei bassi tetti.
Ho dipinto anche
Il lontano e tenue azzurro
dell’ appennino nostro.
Mi chiede …
Dov’eri tu?
Dove sei tu ?
La tua terra è lì :
non si ricorda più
né di tua madre,
né di tuo padre.
Dove sarai tu?
E lo stridio delle rondini
che tanto ti commuove a primavera,
come ci puoi riempire
quel cielo malinconico d’ottobre?
Disegnerò una figura piccola,
sarà una piccola figura scura
nel sentiero:
sarà mio nonno tra i rami nudi
dell’autunno,
sarà un poco me
che non ritorno
e m’accontento
di guardare un quadro
appeso alto
sulla parete bianca della sala.
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..la terra da cui si viene è ql delle proprie radici..dei rimpianti giovanili..dei ricordi struggenti per un tempo andato che ci resta nel cuore..

il 19/04/2009 alle 14:31