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Pubblicata il 19/04/2009
Una donna dal viso amaranto
un marinaio dai capelli di stoppa
mani di pigri sbadigli
ruggiti di fregole in corpi
la casa dei calabroni canditi
una strada che cerca una strada
la radio in panne smontate
piscio di piccoli hertz
tanfo di calcoli astrali
sbornie genuflesse in rotule
circonferenze in salmì
e capinera è l'umore che stringo
a cavalcioni d'un arcobaleno
a carponi tra flutti montani
nevischio di stridule voci
ignude crocifisse cornette
il dizionario a sputar giuramenti
ed in fondo allo specchio una donna
dal viso amaranto.
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Ma che ti sei mangito ieri sera?
Mamma mia, come sei pessimista!

il 20/04/2009 alle 18:40

TESTABENE?

il 22/04/2009 alle 15:33