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Pubblicata il 10/04/2009
Ignaro
mi attraversa l'amore
lasciandomi inerme sulla riva
tenue nube martoriata di blu
disvelandosi arcano
in tenere nebbie opalescenti

ritorto
scambia le sue foglie col mio cuore
in un morbido illuminarsi d'ombra
in gocce senza tempo

mi stringe nelle sue mani sottili
mormorando d'ottobre l'addio
lassù nella collina dei ciliegi

dove Dafne
vestita di pioggia d'argento
tocca gli occhi a Dio
pallida
in un sogno dove non abita nessuno.

Colpevole di nulla e condannata.
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Jul

Delicata e preziosa, il voto non serve ma un 5 lo posto ugualmente.
Ciao, Giulia

il 10/04/2009 alle 18:36