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Pubblicata il 24/03/2009
Al di là del mare
in terre sconosciute pregne d’erranti sapori
respiro e battito si perdono in un’eterna danza.
La realtà si confonde con l’invisibile
lasciando intravedere soltanto
la sagoma di chi ha rubato ogni goccia di sangue dal tuo corpo.
Esamine prendi coscienza del tormento che afferra le tue mani
urlandoti in faccia le sue pene
mentre tu, viaggiatore nello spazio senza fine,
scivoli seguendo la tua mente
alla ricerca della luce che riscalda…
che appaga
quel senso di vuoto che riempie il tutto.
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(..)
esanime prendi coscienza.. (..)

in questo passaggio c'è la magia + alta della tua lirica

Molto apprezzata anche perchè, considerandomi da sempre una viaggiatrice, ho colto molto della tua composizione.

Un abbraccio con smack my Keru
liz

il 24/03/2009 alle 09:06

Grazie AN...hai detto "ha sofferto" ..e questo è il mio augurio ...che possa non soffrire più.
Ciao
Klavier

il 24/03/2009 alle 11:26

Felice che tu abbia potuto sentir le similitudini con l'animo di chi viaggia e non solo con la mente..
Ciao liz...bacio a te
klavier

il 24/03/2009 alle 11:28

Sono le figure che amo di + anche io.
CIao Ala..e grazie per il complimento.
klavier

il 24/03/2009 alle 11:28

Anche se l'hai messa in "migrazioni e transumanze",
il che è pertinente in quanto è insolta
come tema delle tue poesie,
e poi c'è il protagonista che dopotutto è un viaggiatore,
e per di più errante,
tuttavia mantiene la tua solita capacità di far
visualizzzare ciò di cu parli.
Il tuo ritratto del viaggiatore errante,
è così espressivo nel suo essere,
che me lo farei dipingere...
Un po' mi ricorda un noto quadro,
che io adoro e che si intitola:
"Viandante sul mare di nebbia" (1818).
il quale rappresenta la figura vestita di nero
di un uomo visto dal dietro, che sta davanti
una scogliera sulla quale si infrangono
diverse onde irrequiete e furibonde..
E' l'uomo, lì da solo, sicuro di sè, le osserva..
E' un quadro tipicamente di stampo romantico
come la sua età in cui fu dipinto..
Tu in questa poesia, che è una delle tante
che ti preferisco, dai la rappresentazione
di un moderno uomo romantico, "errante"
e non sicuro di sè come quello sulla scogliera,
ma c'è il "tormento" più accentuato, c'è un "senso
di vuoto" da colmare, c'è più confusione con ciò
che vero e ciò che è falso, tra il visibile
e l'"invisibile"...un ritratto di una romantica dispersione, più che diperazione;
il viandante del quadro scruta la potenza dei mari,
il tuo viaggiatore erra "nello spazio senza fine"..
Questa almeno la rapprsentazione che mi sono fatto..
Un abbraccio cara K
Y

il 24/03/2009 alle 12:15

Grazie a te Yorck per questo bellissimo commento..che completa il quadro delle immagini che ho voluto rendere a parole..
Siamo tutti viaggiatori erranti...ognuno alla ricerca di qualcosa..di qualcuno..e a volte anche di se stessi..
Grazie davvero..sono onorata del tuo attento e profondo commento.
Un abbraccio a te.
klavier

il 24/03/2009 alle 14:55

Molte volte mi prende l'entusiamo di commentare le tue poesie...ma mi limito a farti sapere che le leggo tutte.

il 01/04/2009 alle 15:48

Salve Vitale...credo che nessuno le impedisca di leggere...nè tantomeno di commentare.
Faccia come crede...
Klavier

il 01/04/2009 alle 18:38