PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/03/2009
Camicina a quadretti
e un jeans scolorito
Le scarpe annerite nei lacci
Il faccino appuntito
Una cantilena sulle labbra
con accento estraneo:l
la ripeti come una poesia
di quella scuola che non conosci
e la manina è tesa
Unghie orlate di nero
Gli occhi hanno segreti
non guardano qui
sono lontani a rincorrere un mondo
in cui finalmente si gioca...
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Parole dolci
di una voce materna.
Graziosa
A presto alinya
Y

il 10/03/2009 alle 13:53

Yorck, grazie, ma se devo essere sincera, quando l'ho riletta poco fa, l'ho trovata veramente scialba ( parlo di questa mia "poesia")...non c'è niente di quanto ho visto e provato nell'osservare quel bambino, non sono riuscita a rendere ciò che ho sentito. Sono piuttosto sincera, e ho sentito il bisogno di dirlo...:)
alinya

il 10/03/2009 alle 14:07

Se non sei riuscita a rendere ciò che sentivi
non saprei, ma se lo dici tu; di certo sei riuscita
a rendere il sentimento che lì ti avvolgeva..
io l'ho sentito nella forma di un amor materno..
Ciao alinya
Y

il 10/03/2009 alle 14:15

Certo, sono una donna...ma una donna impotente di fronte a bimbi sfruttati, è una realtà dolorosa...
La ringrazio della sua sensibilità, Yorck
alinya

il 10/03/2009 alle 22:28

la manina è tesa di quel bimbo e la mano è tesa del poeta che annota...guardando attento e coinvolto.

il 12/03/2009 alle 10:47

Vitale, grazie
Alinya

il 12/03/2009 alle 14:22