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Pubblicata il 09/03/2009
Da un granello di sabbia,
minimo elemento visibile
del pianeta,
prese forma d'astro,
nell'oscuro tepore
d'una conchiglia,
la perla.
Viva luce sorta
dal buio,
attraversò la lunga
notte liquida
a bordo d'un alvo
sottomarino.

Emerse nel segreto
d'una rocca
inespugnabile,
che solo una lama
sapiente
portò alla resa.

Ruppe il sigillo.

Presa,
non vinta,
si dischiuse,
cedendo il bottino
alle mani di sale
di un pescatore
di conchiglie.

Frammento di cometa,
stella caduta
sul palmo di una mano.
Rotolò
tra i solchi imprecisi
tracciati
dal cesello del mare,
la lucida
perfezione convessa
della sua geometria.

Giunti all'approdo,
fu ceduta
ad un mercante
di sogni,
in cambio
d'una polena.

Divise il suo destino
con bussole,
lanterne,
squame di sirena.
Finché trovò
il suo posto,
sul petto caldo
d'una Maddalena.

Ora riflette
e illumina
il bianco opalescente
della sua padrona.
Guarda silenziosa
l'indifferenza dell'uomo,
l'egoismo del santo e,
silenziosa,
perdona.
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ram

Complimenti per i versi, descrivi
la nascita d' una perla con versi
sublimi che attirano e nutrono
l' attenzione di chi legge.

Complimenti
ciao Davide

il 09/03/2009 alle 09:23

deliziosa, se mi permetti vorrei chiederti di provare a scriverla col verso lungo ne guadagnerebbe in ritmo e compattezza
saludoss

il 09/03/2009 alle 16:50

Grazie per i tuoi consigli.
Ne farò tesoro.
ciao

il 09/03/2009 alle 17:18

Grazie per i complimenti.
Quelli della parte maschile mi giungono particolarmente graditi.
Non disdegno consigli o critiche, se vuoi!
ciao

il 09/03/2009 alle 17:23

bellissimi versi

il 21/06/2009 alle 11:02

Per me è perfetta. E' una goduria leggerla.
DALL' INIZIO ALLA FINE.
Fabio

il 05/08/2009 alle 21:22