PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/03/2009
Ciao, come stai?
Amore che sei stato,
a dire bene, poco,
a dire poco, male.
Ti trovo un po' attempato,
però non sei cambiato.

Mi scusi, mi perdoni ma,
non mi sovviene...
Il suo viso è familiare,
ma non riesco a ricordare.

Attento, che ti leggo nel pensiero!

"Chi sei, bella signora conturbante?
Come posso aver scordato
questo popò di femmina eccitante?"

Sarà crudele, ma è un piacere
vedere quei tuoi occhi annaspare
nel fiordo del mio petto,
precipitare nel dirupo dei miei fianchi,
aggrapparsi idolatri ai miei ginocchi.

Almeno, il mio nome lo rammenti?

Tu! Mi venga un...
Accidenti, sei...diversa!
Quanti anni son passati?
Più di venti.

Parliamo,
di tua moglie, mio marito,
i nostri figli,
mentre con gli occhi,
mi spogli.

Devo andare.

Dai, teniamoci in contatto,
ci dobbiamo rivedere!

Dammi retta,
lascia stare.
Ho il sentore che, stavolta,
ti potresti innamorare.
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Che bell'incontro!

il 21/06/2009 alle 11:01

Scusa, anche questa mi era "scappata", letta, ma non commentata.
Come faceva a non ricordare una bella cicala con "fiordi" e "dirupi" ??
Piaciuta assai. Sei eccezionale. (posso giudicare solo dal punto di vista poetico.... )
Ciao
Fabio

il 21/09/2009 alle 15:18