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Pubblicata il 05/03/2009
c'è questa piazza in cui tutti lievi danzano
si lasciano andare
e vestiti che cascano
nel buio opaco dei lampioni ad olio
una londra di fine 800
e le autorità non hanno problemi
spassose scorrono per il viale
guardan puttane
e vecchi ebrei con le tre carte
sorridono ed ingrassano i baffi
si fanno lustrare le scarpe
scuscià di carbone
giovani colti che bofonchiano indecenza
e tanti lavoratori indaffarati
carrozze di ghisa di ferro e di legno
di tutto sui ciottoli sporchi
di libertinaggio decadente
carte e macchie di sangue
duelli di spada
un piccolo clown dalla faccia bianca piange
e non viene ascoltato dai bambini randagi
dagli occhi puntati ai gioielli
di vecchie signore che vanno all'opera
ed all'opera c'è il garzone che vende la frutta dai portici...

un tram romantico striglia curioso sul ferro
e scintille nel buio
la rete di cavi copre la piazza
giungla di liane elettriche
vecchi canuti che dormon di polvere
studenti disorientati e goliardi
si tirano la neve, colpiscono un clochard
che si ribella e chiama il panzuto sbirro
dal effimero sonno che corre
s'affana e suda ma non ripesca
quei quattro diavoli
consolandosi con l'arresto del contuso
un macigno in meno nell'occhio
il sindaco sarà contento
e proprio ora s'affaccia alla finestra del suo terzo piano
il sole sta sorgendo
un nuovo giorno nella città del peccato.
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bell'affresco questa Londra fin de siecle,sembra che si aggiri qui è là l'ombre di Jack lo squartatore
ciao
lilli

il 06/03/2009 alle 07:16