PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/08/2002


Imbarazzato e agitato e un po’ impaurito
ad andare alla biblioteca
la seconda volta da che ero cosciente
mi sentivo sotto accusa e osservato
ed ero esasperato dalla mia inesperienza.
Mi sentivo estraneo poi sull’autobus:
sapevo che non guardavano proprio me
ma me ne stavo convincendo.
Aprii un libro di Pavese
mi isolai in alcune poesie
sorrisi perfino e di questo mi vergognai
poi trasalii e lo apprezzai con affetto.
Scesi alla mia fermata
contai i passi fino al cancello
rientrai al circolo e mi punse una zanzara
ordinai le mie cose
pulii il tavolo e attesi che il compagno
uscisse dalla stanza
per sentirmi di nuovo solo
in attesa
per compiacermi di una qualche idea
gustare un po’ di musica
tornare nell’oblio
fingendomi tranquillo.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)