PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/03/2009
Aver sentito per mesi,
prima come di farfalle
il frullar d'ali,
poi il dolce movimento
che ricorda che
in te
cresce il futuro.

E' doloroso e dolce poi
tenere finalmente nelle braccia
il frutto del tuo amore.

E' doloroso e dolce
vederlo crescere,
gioire,
soffrire,
staccarsi da te
e diventare adulto.

E' doloroso e malinconico, poi ,
il non sentire più
l'eco dei suoi passi
nel rientrare,
il sapere che non c'è,lì,
nella sua stanza,
nè al desco con te.

E' doloroso e dolce
guardarlo e vedere
all'improvviso nei suoi occhi
una luce nuova
foriera di speranze ed aspettative
e scoprirlo uomo.

Va bene....va bene così.
Ma perchè allora sento
ancora
come di farfalle
un frullar d'ali
dentro me?

E' il mio cuore adesso,vuoto,
che trema di solitudine ,
d'ansia
e d'amore per lui.
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Molto bello questo percorso che fai su tuo figlio, dalla nascita e fino al suo ingresso nella vita con
la conseguente tua solitudine.
L'ho letta con piacere ed interesse.

Ciao
helan

il 03/03/2009 alle 07:14
Jul

Molto tenera e sentita, noi possiamo generare figli,seguirli con amore, sentirli parte di noi stessi ma purtroppo sono altre persone e non ci appartengono.
Un bacio, Giulia

il 03/03/2009 alle 17:50