Ho spento la radio
perché non volevo ascoltare certe canzoni in cui ti cerco ma non ti trovo
e adesso scavo
nel silenzio cercando la traccia che senza accorgertene hai lasciato in me.
Ho spento la televisione
perché non volevo vedere come vive la gente che ancora non è morta
e colora con il sorriso anche il mucchio di terra con sopra la tua croce
su cui pesa
lo sguardo silenzioso della gente sotto la pioggia.
Ho spento il telefono
e ti ho scritto una lettera con le parole che non ti ho mai detto
anche se non ti ho
mai nascosto niente di quel che avrebbe visto anche un cieco.
Sotto il sole freddo di questo febbraio senza pietà che non ti lascia scelta
chiudi gli occhi
e nel bianco e nero di una spiaggia di luci ed ombre
il tuo ricordo è un cuore sotto la sabbia
che batte e dice sempre le stesse parole con la tua voce
…una canzone!
anche per chi non ha mai voluto ascoltare le tue parole.
Nella vita ci sono appuntamenti a cui non puoi mancare
e la morte è uno di quelli.
Ho spento il buio con una candela accesa
che lenta
si consuma facendo tremare le pareti di questa stanza senza una finestra
che sembrano avvicinarsi a te
per stringerti
e portarti via senza dire dove
trovarti
se un giorno qualcuno volesse chiederti cosa c’è dall’altra parte del cielo.
La tua foto,
una luce che brucia nei tuoi occhi spalancati che qualcuno adesso chiude
ed un mazzo di fiori
sotto lo sguardo silenzioso della gente sotto la pioggia.
Dedicata a Valentina Giovagnini
scomparsa il 03.02.2009 al policlinico di Siena
a causa di un incidente stradale
(a Sanremo 2002 arrivò seconda con la canzone
"Il passo silenzioso della neve")."