PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/08/2002






svaccato e annoiato, aspetto che passi,
ho giocato una volta ai cavalli i miei numeri
ho perso e non giocherò più.
ho visto una foto di Pavese, per poco non piansi,
già è tanto trattenere pelle d’oca
come ho fatto, che si alzava sul braccio.
strappo il tappo e rimbalza sul tavolo, bevo dal collo.
troppi più soldi a coprire le ombre:
cazzo, servirebbero! ma aspetta, mi fermo,
sto parlando di niente, da dove ho iniziato?
mi vergogno ma in fondo lo ammetto
quasi ora penso se unirò questa mia alle altre poesie
nel mucchio, nel plico ordinato che ho sopra i libri,
forse sarà una cosa nuova, diario
di un altro istante effimero
una fotografia come altre ma diversa
questa è la farsa e il sipario crollato
sugli attori che dietro cambiavano maschere
il trucco, la sigaretta spenta sul polso,
grazia a una magia quasi morta e
concessione irripetibile.
non potevo non accorgermene.
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